CREATORI DI PARADISI, F. Herbert

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view post Posted on 10/4/2009, 23:49
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Sapiente Malizioso
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CREATORI DI PARADISI - Frank Herbert
Science Fiction, 1968, Cosmo - Editrice Nord, pag. 175


Per ordine della Primazia, l’investigatore Kelexel viene mandato nella storionave collocata sul pianeta di Fraffin. La sua missione? Scoprire qual è il reato che Fraffin sta commettendo nel suo impero privato. Il punto è che i precedenti quattro investigatori non avevano riscontrato nessuna frode o danno, ma in seguito tutti avevano lasciato il servizio. Fraffin era un notissimo creatore di storie. Si, storie, poichè i Chem, di cui sia Kelexel che Fraffin facevano parte erano una sorta di esseri (super)umani nani, con un grande dono, quello dell’immortalità con annessa immunità al dolore, ma gravati da un grande fardello, quello della noia eterna (gli esseri umani, protagonisti di queste storie non potevano vedere i Chem, di cui non conoscevano nemmeno l’esistenza, poiché schermati da una rete protettiva). Le storie di Fraffin, tanto variegate, tanto vere, servivano ad alleviare questa sensazione. Solo che Fraffin sa che Kelexel è un investigatore, ma la soluzione è già stata approntata..
Era la prima volta che mi cimentavo con la lettura del celeberrimo autore di “Dune”, quindi non avevo ben idea di cosa aspettarmi. I temi toccati sono l’immortalità, la forza della volontà umana, delle conseguenze che seguono alla soddisfazione di ogni desiderio, della forza del libero arbitrio. Benchè i presupposti fossero invitanti e l’autore di sicuro valore, devo ammettere che m’aspettavo di più. La storia non è molto lineare, personalmente ho faticato a capire di cosa fosse esattamente imputato Fraffin sino alle ultime pagine (e non era cosa voluta dall’autore), in certe passi è un po’ prolisso, né le descrizioni né le riflessioni sono facilmente capibili. L’interazione con gli umani non è chiarissima, la storia d’amore quasi fastidiosa, la risoluzione del tutto un po’ troppo frettolosa e poi Kelexel che fa intendere di essere un dritto, nel giro di un attimo è già caduto in trappola senza nemmeno accorgersene!! Certi pesanti brani con lungo scambio di battute o riflessioni ne uccidono il ritmo, già minato da un tipo di scrittura che poco s’adatta al mio gusto di lettore. Di buono restano l’idea di fondo e il personaggio di Ruth. Intricato

VOTO 6

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